Sembra ridicolo ma è così: mentre siamo al sedicesimo posto [2] nella classifica dei sistemi sanitari europei, il legislatore sa soprattutto proporre sistemi per la difesa -evidentemente corporativa- della classe medica: tra proposte sconclusionate di depenalizzare la colpa medica (così uccidere un paziente per un errore non sarà più reato) si passa a non meglio precisate proposte d'istituzione di camere di compensazione nelle quali far transitare i casi denunciati, a commissioni composte da chiunque purchè non sia esperto del settore ecc. ecc. Di gestione rischio non si parla mai, sono pochi a farlo seriamente (eccone un caso che si distingue dagli altri [3]), soprattutto non si parla della vergognosa situazione, tutta italiana, che consente a chiunque, anche senza titolo di studio, di patrocinare prima del giudizio qualsiasi pretesa risarcitoria senza limite di valore; non si parla del ruolo delle imprese di assicurazione che con la loro incapacità tecnica ed organizzativa hanno spesso contribuito ad impedire soluzioni conciliative e ad innalzare il contenzioso. Insomma il vero responsabile di tale situazione intollerabile è il malato danneggiato; la finiscano gli eredi di morti in sala operatoria, invalidi, bambini cerebrolesi, famiglie distrutte a lamentarsi, sopportino l'enormità del danno provocato dall'errore professionale altrimenti per il medico diventa impossibile lavorare e poi, per giunta, si trova costretto a ricorrere alla medicina difensiva !
Provocazioni a parte, è mai possibile che un tema tanto delicato debba essere così mal trattato al punto da far apparire la classe medica come in attesa del miracolo delle depenalizzaione? Si fa torto proprio a tantissimi ottimi medici che ogni giorno si confrontano con le difficolta della loro professione che svolgono nel segno di altissima dignità umana e professionale.
Collegamenti
[1] http://difesamalato.it/module-News-view-topic-29.phtml