Milano: malasanità  è...perdere la cartella clinica

Argomento: News malasanità 

La segnalazione di un paziente:

Mi chiamo XX, ho XXanni, e vi scrivo da XX, provincia di Sassari.
Dal 1975 sono paziente dell'Istituto Tumori XXX.
A Marzo del 2007 durante una visita di controllo vengo informato che è stata smarrita la mia cartella clinica, una cartella  con 32 anni di documentazione clinica.
Mi viene comunicato che nel mese di Gennaio 2007 la mia cartella clinica è uscita dall'archivio in quanto richiesta dal mio medico, è stata poi riconsegnata per essere riportata in archivio, ma non vi è mai arrivata.
Qualche mese dopo chiedo un certificato al mio medico, lui richiede la cartella in archivio e scopre che in quegli uffici non c'è, mentre risulta in Pediatria in quanto richiesta da una pediatra per un consulto.
La cercano in pediatria ma della mia cartella non vi è presenza  e la pediatra che dall'archivio risultava la richiedente, dice di non saperne niente.
Ho contattato sia la direzione sanitaria che la direzione medica dell'Istituto, i quali hanno effettuato, da quanto mi hanno riferito, una ricerca in tutto l'istituto, ma non è stata mai trovata.
Dall'archivio mi dicono di pazientare, a volte, mi comunicano, spariscono per alcuni mesi, e poi ricompaiono.
E' passato più di un anno e della mia cartella non si è trovata traccia.
Nel mese di giugno del 2007 ho presentato denuncia di smarrimento presso la caserma dei carabinieri del mio paese, che è stata poi comunicata alla Procura di Milano.
Ad un anno dalla denuncia non ho mai ricevuto comunicazioni dalla Procura di Milano, nonostante l'intervento di un mio amico avvocato.
A causa di una nuova forma tumorale continuo ad essere sottoposto a dei controlli clinici senza la possibilità di poter consultare la mia cartella clinica e poterla allo stesso tempo aggiornare, e tutti continuano a comportarsi come se avessero smarrito una penna.
Volevo sapere se conoscete casi come i miei e cosa mi consigliate di fare.
Nel ringraziarvi per l'attenzione, Vi invio i miei più sinceri saluti.
Con viva cordialità.


Malasanità  a Torino: ecografia e tritest...ma a pagamento?

Argomento: News malasanità 

Una segnalazione che riguarda un problema di molte donne:

Spett.le Associazione,

il problema che vorrei sottoporre riguarda l'aspetto della prenotazione delle visite in ospedale. Nello specifico abito in provincia di Torino e da qualche settimana ho scoperto di essere incinta. Seguendo tutte le procedure che mi erano state indicate, ho contattato il consultorio per una prima visita dall'ostretica la quale mi ha rilasciato le impegnative per la prima ecografia e il tritest. Il giorno dopo (dato gli orari folli delle prenotazioni telefoniche) ho chiamato gli ospedali presso i quali è possibile fare la prenotazione (e non vi racconto le ore di "occupato" che ho dovuto sorbirmi).

A una settimana di distanza nessun ospedale (ho cercato in un raggio di 50 km) è riuscito a darmi disponibilità entro i termini necessari per l'esame stesso. A questo punto l'unica alternativa che mi hanno dato è di rivolgermi ad uno studio privato. Costo dell'esame 200€ circa!!!!!!

E meno male che l'esame sarebbe esente!!!!!!!!!

Ho scoperto inoltre che presso gli ospedalil questi esami vengono fatti solo uno o due giorni alla settimana e solo per mezza giornata (ci credo che non c'è posto)...Inoltre come me ci sono molte altre ragazze.

Sicuramente io la possibilità per pagare una visita privata ce l'ho (lavoriamo sia io che mio marito) ma come possono fare coloro che non hanno questa disponibilità???

E' mai possibile che un esame così importante non abbia la priorità sugli impegni privati di medici collocati anche nel pubblico????

Voglio andare fino in fondo e se sono obbligata a pagare un privato, voglio chiedere il rimborso alla sanità pubblica. Pago le tasse che servono anche a questo, quindi il mio esame è già pagato.

Pensavo all'idea di una class-action, attraverso la quale tutte le donne che hanno dovuto pagare la visita per mancanza di posto possano chiederne il rimborso.

Nella speranza che possiate aiutare me e altre cittadine, porgo cordiali saluti.



I cartoni per la pizza sono a norma?

Argomento: News consumatori

Un comunicato stampa dell'Unione Nazionale Consumatori




Inciampa sui segnavia e chiede i danni al Comune.

Argomento: Annunci consumatori

Accade a Vittorio Veneto, dove una signora inciampa, a causa dell'imprevista presenza di un ostacolo sul marciapiedi, il famigerato e tanto criticato segnavia, c.d. svajabauchi, e si procura serie lesioni. Il Comune ammette la responsabilità ma...non paga. A settembre la prima udienza dinanzi al Tribunale di Conegliano ove la donna, assistita dall'Avv. Nicola Todeschini, pretende di essere risarcita.



Il bene acquistato non conforme? Nulla è dovuto.

Argomento: News consumatori

IL CONSUMATORE NON PAGHI NULLA SE IL BENE NON È CONFORME
 
E’ possibile così sintetizzare un’importante pronuncia della Corte di Giustizia della Comunità Europea in materia di vendita di beni di consumo. La Corte di Giustizia ha chiarito che dev’essere ritenuta in contrasto con l’ordinamento comunitario la normativa nazionale che consenta al venditore, nell’ipotesi di vendita di un bene di cui poi venga accertato il difetto di conformità, di pretendere che il consumatore versi un’indennità per aver utilizzato tale bene non conforme sino alla sostituzione con un bene conforme. Ne consegue che il venditore non ha alcuna possibilità di avanzare qualsivoglia rivendicazione economica allorchè venda un bene privo della conformità; con tale decisione la Corte di Giustizia richiama ad un’interpretazione rigorosa le norme sulla conformità dei beni di consumo impedendo che una trasposizione incoerente dello spirito della legislazione comunitaria permetta che il consumatore debba farsi carico di parziali difformità. E’ opportuno quindi che i consumatori pretendano direttamente dal venditore il rispetto della normativa quand’anche, per praticità, accettino di consegnare il bene non conforme direttamente presso i centri di assistenza del produttore, poiché non è quest’ultimo che deve rispondere ma, per l’appunto, chi ha sottoscritto il contratto con il consumatore e quindi il venditore. Spesso accade, invero, che i centri di assistenza del produttore chiedano degli oneri al consumatore per la riparazione e questo non deve più accadere.


Malasanità : come si difendono medici, strutture sanitarie e assicurazioni?


Raramente si viene a conoscenza di come medici, strutture sanitarie pubbliche e private e assicurazioni si difendono dalle accuse di malprassi sia nella fase stragiudiziale che in quella successiva giudiziale. A volte, in tutta franchezza, appare incomprensibile il contegno che assumono...

Parole chiave: pubblici dipendenti fannulloni, spreco di denaro pubblico, assenteismo, malasanità, malprassi, Centro di Studio per la Difesa del Malato, avvocati difensori delle compagnie di assicurazione. Asl AUSL ULS ULSS. Polizza professionale di responsabilità civile del medico. Risk managment.



Grande vittoria dell'Unione Consumatori contro Sky

Argomento: Annunci consumatori

Comunicato stampa UNC sullla grande vittoria ottenuta dall'Unione Nazionale Consumatori a tutela di tutti i consumatori.



Illegittima la diffusione delle dichiarazioni dei redditi

Argomento: Annunci consumatori

Il Garante dei dati personali interviene con un comunicato definendo illegittima la modalità di diffusione dei dati dal sito dell'Agenzia delle entrate ed altrettanto illegittima, nonchè fonte di responsabilità civile e penale, la diffusione dei dati ad opera di chi li abbia scaricati da internet e a sua volta diffusi. Invitiamo tutti i conumatori a continuare a segnalare eventuali abusi a cosumatori@consumatori.net .



Imprese e consumatori contro Telecom: gravi ritardi

Argomento: Annunci consumatori

Imprese e consumatori del trevigiano segnalano i gravi ritardi Telecom sia nella fornitura delle nuove linee che nei trasferimenti. Interi condomini sono isolati a causa dei ritardi con i quali Telecom si attiva nonostante le tempestive richieste delle imprese, gli ascensori non sono utilizzabili per l'impossibilità di provvedere ai collaudi in assenza di linea.

Ma secondo l'Unione Consumatori ora una soluzione c'è: è possibile ricorrere in via d'urgenza al Tribunale affinchè il Giudice ordini a Telecom di attivarsi e, quindi, la condanni anche al risarcimento del danno. Di recente lo ha ribadito anche la giurisprudenza ricordando che, per ricorrere in via d'urgenza, non è necessario esperire il preventivo tentativo di conciliazione subendone il ritardo.



Diossina nel latte: massima vigilanza

Argomento: News consumatori

Un comunicato dell'UNC sul caso della mozzarella di bufala alla...diossina.



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