Inserita il 15 lug 2008
Riportiamo un interessante articolo tratto da " Il tuo iPhone " che mette in guardia dalle tariffe ora predisposte appositamente per il gioiello di Apple che tanto interesse ha destato anche per l'incredibile campagna pubblicitaria che ha preceduto il suo arrivo. Pare straordinario il sistema operativo, il touch screen, ma mancano funzioni che, per esempio, l'ottimo nokia N95 ha da tempo, come la possibilità di registrare video ad elevata definizione e scattare fotografie di livello qualitativo. Ci auguriamo che l'antitrust intervenga per verificare se Tim e Vodafone sia siano "messi d'accordo" sul prezzo di vendita, stranamente identico, così che per i fortunati utenti del cellulare ci sia maggior trasparenza. Ci sentiamo di consigliare di attendere i prossimi mesi prima di acquistarlo.
Inserita il 11 lug 2008
Ci giunge una segnalazione che merita di essere letta e riguarda storie di ordinaria...malasanità:
Desidero ricevere un vostro parere sul seguente caso:
Una anziana signora viene urgentemente ricoverata presso la divisione cardiologica dell'Ospedale XX che ha sede fuori della Provincia dove risiede l'anziana Signora.(La signora , al momento del malore, si trovava presso un centro vacanze estivo). Dopo qualche giorno di ricovero (dal 29/6 al 04/7/2008) viene dimessa con una lettera accompagnatoria indirizzata al medico curante con la seguente diagnosi. "Angina a riposo. Insufficienza aortica con ectasia importante dell'aorta toracica". Il sanitario del paese, manda la signora con la citata lettera presso il locale ospedale di zona affinchè un sanitario specialista ne prenda visione e prenda i provvediemnti del caso. Il medico specialista visita la signora e le chiede copia della cartella clinica del precedente ricovero (la paziente non ha i documenti richiesti) al che il sanitario dice che non può prendere decisioni senza adeguata documentazione per cui provveda a farne richiesta a chi di dovere. L'interessata prende contatto telefonico con l'archivista dell'Ospedale XX e dopo un lungo colloquio, la informa qual'è la procedura da seguire per ricevere urgentemente copia degl'atti richiesti.(Richiesta attraverso faxs accompagnata da copia di carta d'identità e il tutto indirizzato al Direttore Sanitario dell' Osp.) Tempi di attesa almeno 15/20 giorni.
Alla luce di quanto esposto, la mia domanda è la seguente:
- trattandosi anche di un caso abbastanza urgente, non è il caso che la richiesta e lo scambio della documentazione sanitaria avvenga
tra i due Ospedali?
- credo che la cartella clinica serve al sanitario per prendere visione degli esami già effettutai presso il primo ricovere e quindi non ripetere ricerche
ed esami che costano parecchio anche come tempo .
Gradirei ricevere una risposta urgente al riguardo, avrei più convinzione per inoltrare la richiesta al Direttore Sanitario del nostro ospedale.
Grazie e distinti saluti.
Inserita il 09 lug 2008
COMUNICATO STAMPA
Chi stabilisce le stelle degli alberghi?
Roma, 9 – I dati Istat lo hanno confermato, i prezzi di alberghi ed altri servizi di alloggio sono aumentati a giugno 2008 dell’ 1,4%. Secondo L’Unione Nazionale Consumatori gli aumenti si aggirerebbero invece intorno al 3-4%, rendendo di fatto più dispendiose le vacanze estive. Anche la qualità degli alberghi e le stelle incidono sul prezzo finale della vacanza. Accade dunque che si paghi al prezzo di un 4 stelle un alloggio che in realtà non offre servizi a 4 stelle. Ma chi stabilice le stelle degli alberghi?
“La qualifica degli alberghi con le relative stelle è assegnata dalla Regione – spiega Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori – che spesso però delega questa funzione ai comuni, riducendola di fatto ad una specie di autoassegnazione, con standard a livello locale che creano disuguaglianza tra regioni. Ad esempio per avere un 5 stelle in Sicilia bisogna raggiungere una metratura per stanza di almeno 14 mq, mentre in Veneto ne servono 18, nelle Marche almeno 25 . Oppure – prosegue Dona – sempre per raggiungere 5 stelle, in Toscana bisogna che il personale parli 4 lingue, in Lombardia 3, in Puglia ne bastano 2.”
“Ci auguriamo che la Direttiva europea ora in esame, che dovrebbe uniformare a livello europeo le regole per attribuire le stelle degli alberghi sia presto attuata. Per ora – conclude Dona – si può contestare la qualifica di un albergo rivelatosi di qualità inferiore inviando una lettera di segnalazione all'Assessorato al Turismo della Regione, oppure se la qualifica è abusiva, ci si può rivolgere al giudice per ottenere il rimborso del prezzo e il risarcimento del danno ai sensi dell'art. 2043 del codice civile”.
Roma, 9 luglio 2008
Inserita il 09 lug 2008
Stop all'utilizzo vessatorio delle schede pregate Mediaset Premium. Il Tribunale di Roma accoglie la domanda inibitoria svolta dalle associazioni e inibisce l'utilizzo delle clausole contrattuali contenute nei contratti Mediaset Premium in contrasto con la norma del decreto Bersani che vieta la non rimborsabilità del credito residuo non utilizzato. Ordina quindi a RTI-Radio Televisione Italiana S.p.a. di avvisare a proprie spese i clienti titolari delle schede prepagate Mediaset Premium dell'esistenza del diritto alla restituzione del credito residuo in caso di recesso anticipato o alla scadenza della tessera o al trasferimento gratuito della tessera su altra scheda senza costi aggiuntivi ingiustificati disponendo, in ipotesi d'inadempimento, la soggezione a somme a titolo di penale.
Inserita il 07 lug 2008
Ecco il link all'interessantissima puntata di Iride, condotta da Lamberto Sposini, e dedicata all'errore medico. Si è parlato di malasanità, della clinica Santa Rita, sono stati trasmessi resoconti di casi veri di malasanità attraverso la testimonianza di persone danneggiate gravemente dall'errore medico. L'Avv. Nicola Todeschini è stato invitato quale giurista esperto in malasanità ed impegnato su tutto il territorio nazionale in cause di risarcimento danni per errore medico insieme al dott. Garbarini dell'Ordine dei Medici di Milano.
Clicca qui per vedere l'integrale trasmissione
Inserita il 07 lug 2008
COMUNICATO STAMPA
Etichettatura: da questa estate
cambia l’etichetta degli abbronzanti
Roma, 27 – Da questa estate l’etichetta dei filtri solari, popolarmente detti “abbronzanti”, diventa più corretta. E’ quanto segnala l’Unione Nazionale Consumatori ricordando che da quest’anno entra pienamente in vigore la “raccomandazione” adottata dalla Commissione europea nel settembre 2006 in base alla quale nessun filtro solare può proteggere completamente dai raggi ultravioletti (UV), anche se in etichetta viene riportato un “fattore di protezione” (FP) molto alto, che però protegge più che altro dalle scottature di cui sono responsabili i raggi ultravioletti B (UVB) e molto meno gli ultravioletti A (UVA), che provocano l’invecchiamento prematuro della pelle.
Pertanto, ha raccomandato la Commissione CE, in etichetta non devono essere utilizzate diciture quali “schermo totale” o “protezione totale” e accanto al fattore di protezione non deve essere indicato un numero, ma solo descrittori standardizzati come protezione bassa, media, elevata o molto elevata.
Questa nuova etichettatura entra pienamente in vigore dall’estate 2008 in quanto le etichette del 2007 erano già state stampate.
Roma, 27 giugno 2008
Inserita il 07 lug 2008
COMUNICATO STAMPA
Vacanza rovinata?
Si ha diritto al danno morale
Roma, 3 – Estate, tempo di viaggi, programmati o last minute, ma a volte accade che la vacanza non si riveli come quella desiderata. Cosa fare dunque quando ci troviamo di fronte a disservizi ed inefficienze? “I nostri esperti in materia turistica – spiega Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori - hanno stilato una serie di regole e consigli, consultabili on line al nostro sito www.consumatori.it, per illustrare ai consumatori come e quando essere risarciti”.
“Quanti ad esempio sanno che è ormai riconosciuto dalla giurisprudenza il danno morale da “vacanza rovinata”, che consiste nel minor godimento della vacanza a causa dei disagi sopportati dal consumatore in conseguenza di inadempienze di tour operator, agenzie, albergatori? Avere diritto ad un indennizzo per un disagio sofferto è un pieno diritto del consumatore”. Ma come fare? “Prima di tutto - spiega Dona - bisogna contestare sul posto ogni mancanza, in modo da consentire all'organizzatore di porvi tempestivo rimedio e, se questo non avviene, richiedere il risarcimento del danno per tutte le difformità. Se il tour operator rifiuta di risarcire il danno conviene fare ricorso al giudice, che riconoscerà anche il rimborso delle spese legali”.
Roma, 3 luglio 2008
Inserita il 20 giu 2008
L'Unione Consumatori commenta un pezzo sui costi delle polizze assicurative (visibile qui).
Ecco il nostro commento:
E' singolare il lamento del Comune; se la compagnia ha pagato significa che ha riconosciuto una responsabilità del Comune che, quindi, deve biasimare sè stesso per non aver garantito ai propri cittadini strade sicure preferendo impiegare risorse nel pagamento degli aumenti di polizza piuttosto che nella manutenzione delle strade. Se quidi un cittadino si fa del male a causa di una buca "dimenticata" dal Comune, e chiede il ristoro del danno, non è il cittadino ad essere un "attacca brighe", ma il Comune ad essere inadempiente. Sarebbe poi interessante che ci spiegasse, il Comune, come ha verificato il comportamento della compagnia, prima di versare il denaro per il maggior premio, dato che, molto spesso, l'importo delle somme versate è maggiore proprio a causa del contegno della compagnia medesima che, anzichè rinvenire le basi di una soluzione transattiva onorevole preferisce nicchiare e pagare magari molto di più all'esito di una causa. La compagnia quindi non può addebitare al comune il lievitare dei costi che, spesso, sono connessi a cattiva gestione del danno e il Comune, se spreca risorse senza controllo, rischia responsabilità erariale.
Avv. Nicola Todeschini - Unione Nazionale Consumatori
Inserita il 13 giu 2008
Ci si interroga sui perchè, sui silenzi, sulla gestione del caso, su perchè ora molti se ne staranno a casa senza lavoro, molti paziente saranno senza cura. Perchè non chiedersi perchè mai chi doveva vigilare è stato "prudente" ? Possibile che, dall'interno, non fosse possibile scoprire prima che qualche cosa non funzionava ? E quando sono partite le prime indiscrezioni, che cosa ha fatto l'Asl ? Abbiamo il diritto di saperlo.
Ulteriori approfondimenti.
Inserita il 13 giu 2008
L'Avv. Nicola Todeschini, giurista del Centro di Studio per la Difesa del Malato e responsabile dell'Ufficio Legale del Gruppo di Ricerca in Scienze Medico Legali è stato interpellato da Lamberto Sposini, conduttore di un'importante trasmissione televisiva d'informazione Iride il colore dei fatti, sulla nota vicenda della c.d. clinica degli orrori Santa Rita di Milano.
Ospite della trasmissione, insieme all'Avvocato Todeschini, esperto di casi di malasanità, anche il Presidente dell'Ordine dei medici di Milano.
La trasmissione, in onda su Odeon TV il Sabato sera, sarà trasmessa sabato 21 giugno alle 21.30. Il tema sarà quello dell'errore medico.
Inserita il 11 giu 2008
COMUNICATO STAMPA
Multe: Unione Consumatori parte civile
contro il “giallo lampo”
Roma, 11 - Fra le tante modifiche al Codice della strada, che sono giunte a 28, ce ne vorrebbe una che stabilisse quanto deve durare il giallo dei semafori.
E’ quanto sostiene l’Unione Nazionale Consumatori secondo la quale l’inchiesta avviata nei confronti di 62 Comuni sul giallo-lampo dei semafori e la conseguente pioggia di decine di migliaia di multe tramite “Fotored”, dimostra ancora una volta che i Comuni infliggono multe soltanto per fare cassa, con una perfidia che rasenta la truffa, in quanto l’automobilista non ha materialmente il tempo di attraversare l’incrocio prima che scatti il rosso.
Annunciando che si costituirà parte civile nei confronti dei Comuni che saranno condannati per illegalità, l’Unione Consumatori consiglia a tutti gli automobilisti multati per il passaggio con il rosso di verificare se il semaforo è stato autorizzato dalla Giunta municipale e non sia stato istallato soltanto per iniziativa dei Vigili urbani, perché in quest’ultimo caso la multa non è valida, come ha stabilito la sentenza n° 21847/2005 della Corte di Cassazione.
Inserita il 11 giu 2008
Dawww.repubblica.it:
Clinica degli orrori, gli interrogatori dei due sanitari in carcere
Presicci non ha voluto rispondere.
Il notaio Pipitone: "Mai vista una cartella clinica"
Santa Rita, i medici si difendono
Altre dieci strutture nel mirino
La Regione sospende il contratto con la struttura privata
Quattordici indagati per truffa con l'aggravante della crudeltà
La clinica Santa Rita a Milano
MILANO - "Ho sempre pensato al bene degli ammalati". Così Pier Paolo Brega Massone, l'ex primario della clinica Santa Rita di Milano, ha risposto al gip Micaela Curami, nel primo dei quattordici interrogatori di garanzia sullo scandalo delle operazioni fasulle nella clinica privata. Brega si difende, quindi,e giura di aver fatto tutto sempre esolo nell'interesse dei pazienti. Un fedele del giuramento di Ippocrate, quindi, almeno secondo le parole dell'avvocato Giuseppe Cannella: "Il mio assistito ha sempre operato secondo coscienza e contesta le conclusioni raggiunte dai, pur autorevoli, consulenti della Procura. Ha spiegato che le operazioni da lui eseguite erano necessarie e proporzionate alle patologie e ha gridato la sua innocenza".
Brega è uno dei due camici bianchi detenuti a S.Vittore. Oltre al leader dell'equipe di chirurgia toracica, è in cella anche il suo collaboratore Fabio Pietro Presicci che però si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Tutti gli altri indagati sono agli arresti domiciliari. A cominciare dal notaio Francesco Pipitone, proprietario della clinica e - secondo l'accusa - l'ispiratore della truffa ai danno del servziio sanitario nazionale con l'aggravante della crudeltà. Pipitone ha affidato la sua difesa alle parole dell'avvocato Enzo Brienza. "Il mio assistito - afferma il legale - non c'entra nulla con gli eventuali illeciti dei medici; il suo compito era solo quello di sceglierli in base alle competenze professionali, non gli spettava scrivere le cartelle cliniche, nè occuparsi dei rimborsi...". Intanto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha annunciato di aver sospeso "a tempo indeterminato" il contratto con la clinica.
Alla fine del settembre scorso, quando l'inchiesta partì, il responsabile della chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone, mandò un sms ad una collega: "Ormai non dormo più. Sono disperato. Tra le cartelle chissà quante saranno pompate e mi arresteranno come truffatore". Firmato: "L'Arsenio Lupin della chirurgia".
Più che una clinica, infatti, Santa Rita negli ultimi due anni sembra essere stato un vero e proprio laboratorio di mostruosità. Il comune obiettivo di tutti i reparti era quello di operare il più possibile, anche dove non c'era necessità, pur di raccattare soldi dal Servizio sanitario nazionale. Il nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano ha preso in esame due anni di cartelle cliniche, 4mila a campione, su un totale di 55mila. Avrebbero fruttato un profitto illecito di oltre 2,5 milioni di euro.
Nei guai sono finiti anche l'ex direttore sanitario Maurizio Sampietro insieme al capo équipe di ortopedia Renato Scarponi; i responsabili di neurochirurgia, Mario Baldini e Paolo Regolo; la responsabile dell'unità di urologia, Maria Pia Pedesini, e quello di otorinolaringoiatria, Giorgio Raponi, nonché il capo degli anestesisti, Giuseppe Sala. Le accuse vanno dalla truffa al falso per finire alle lesioni e all'omicidio, aggravato dalla crudeltà.
Secondo la convinzione dei pubblici ministeri Grazia Pradella e Tiziana Siciliano, 88 pazienti avrebbero subito un intervento inutile, lesioni gravissime, anche su malati terminali. Altri cinque sarebbero addirittura morti in seguito a un'operazione fatta esclusivamente per far lievitare i conti da presentare al Servizio sanitario nazionale.
Ma l'inchiesta non è finita. Nel mirino della Guardia di Finanza altre dieci cliniche private di Milano e provincia, quella più in vista nella "classifica" dei rimborsi. "Accertamenti di tipo economico e non casi di malasanità" ha spiegato il colonnello delle Fiamme Gialle Cesare Maragoni.
( 10 giugno 2008)
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